TARANTO-DIOXINA Stampato dal sito Monicanitti.it - Scritto il 06/10/2010 da Vittorio Vespucci Dioxina: è il titolo di una canzone che sta ottenendo un gran successo sul web. L'ho scoperta quasi per caso, ma appena l'ho ascoltata ho provato una serie di emozioni, e una sensazione di rabbia. Tra l'altro, il video che l'accompagna, contiene alcuni stralci de "La città malata", il videoclip di Vittorio Vespucci che alcuni anni fa ha fatto furore sul web e attraverso il quale è cominciato il mio sodalizio artistico con lui.
L'autore si chiama Mimmo Freezer Pitarra. E' nato a Taranto nel 1977 e subito dopo le scuole superiori (ha frequentato l'Istituto F.S.Nitti, indirizzo contabile) ha iniziato a girovagare per il mondo, prima con la Marina Militare e poi come animatore nei villaggi turistici. Nel 2000 ha formato, insieme ad altri rappers e musicisti, la Sud Foundation Krù (SFK), band tarantina (Palagiano) che spazia tra sonorità Hip-hop e Raggae. Attualmente sta per uscire il loro prossimo album "Sud Foundation Kartoons", che tra buona musica e umorismo sbatte in faccia alla società i problemi che la opprimono, come si usa dire "ridendo e scherzando". Attualmente è capo villaggio per una nota agenzia napoletana di animazione. L'ho contattato e gli ho posto una serie di domande, alle quali gentilmente ha risposto. Di seguito pubblico la breve intervista: 1) Il testo della tua canzone "Dioxina" è molto forte, provoca intense emozioni in chi l'ascolta. Da cosa hai tratto l'ispirazione? Purtroppo questo brano ha trovato ispirazione più che altro dalla rabbia scaturita dall'impotenza generale di reagire a questo enorme problema che è l'ILVA a Taranto, nel testo mi sono voluto immedesimare in un operaio dello stabilimento, la cosa non è stata difficile visto che mio padre ci ha lavorato una vita in quell'inferno, ed io ci sono stato anche con ditte esterne per alcuni periodi. 2) Perchè hai scritto questa canzone? Proprio per l'appunto, per cercare di sensibilizzare la massa sull'argomento, perchè con gli anni hanno fatto credere che chiudendo l'ILVA saremmo tutti morti di fame, (meglio di fame che di tumori noi e le prossime generazioni!). Addossando a noi un problema che dovrebbe essere di sicuro non nostro ma dello Stato, cioè ricollocare chi ci lavora e ripristinare la zona "malata". 3) Cosa volevi Trasmettere agli ascoltatori? La rabbia e l'amore per una città meravigliosa, purtroppo data in pasto a mafiosi e politici senza scrupoli. E' ora di riprendercela! 4) L'elemento preponderante che si percepisce ascoltando "Dioxina" è la rabbia, tanta rabbia. E un grido di aiuto. Quanto sei arrabbiato con chi ha causato il degradare della nostra terra? Tanto, e sopratutto con le vecchie e nuove istituzioni che hanno permesso tutto ciò, e che ancora adesso cercano di manipolare la povera gente convincendola che l'ILVA dà lavoro: l'ILVA porta e porterà solo morte e degrado per la nostra terra. 5) Cosa ti aspetti dal futuro per Taranto? Anche se ci vorrà davvero tanto e ne godranno i figli dei figli dei figli dei nostri figli, (se tutto andrà per il meglio), voglio immaginarmi una Taranto concentrata sul turismo, la pesca, l'artigianato e l'agricoltura, che senza il mostro d'acciaio ci avrebbero dato il primato sicuramente in Europa per non dire nel mondo! 6) E cosa pensi avverrà nei prossimi mesi? Spero una sveglia generale anche nei cervelli più ottusi, per poi così arrivare a chiudere definitivamente lo "stabilimento della morte". |
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