Categoria: Video
Postato il 16/08/2008@15:54:28 da Monica Nitti:
Ho trascorso mesi molto impegnativi, di lavoro incessante, per la realizzazione del documentario collettivo Polveri alle stelle. Ma finalmente è tutto pronto!
Ecco la sinossi:
Polveri alle stelle è un documentario collettivo della durata di trentasei minuti che, attraverso immagini, testimonianze e interviste, pone in risalto lo stato di degrado ambientale in cui versa Taranto.
L'iniziativa nasce da un'idea di Vittorio Vespucci e Monica Nitti e dà voce ai cittadini ed alle associazioni, reclutando i partecipanti al progetto attraverso il Web.
Ne scaturisce il ritratto di una città, soggiogata dal ricatto occupazionale della grande industria, che comincia a ritrovare la propria identità e prendendere coscienza di quanto urgente e inderogabile sia la necessità della svolta.
Si delineano due scuole di pensiero: c'è chi auspica che la grande industria possa continuare ad essere presente sul territorio ma in forma meno aggressiva e chi, dopo decenni di parole alle quali non hanno avuto seguito fatti concreti, comincia ad immaginare la Taranto post-industriale.
Si parla delle conseguenze della diossina sulla salute dei tarantini, delle condizioni di lavoro all'interno degli stabilimenti industriali, dei disagi che l'inquinamento provoca quotidianamente agli abitanti del quartiere Tamburi e all'intera città, del destino spesso segnato di chi lavora nella grande industria.
Si fa riferimento a forme di inquinamento meno percepite ma non per questo da sottovalutare quali l'inquinamento del mare, l'elettrosmog e le discariche di rifiuti tossici.
Non mancano i riferimenti alla religiosità popolare: il destino della Taranto del futuro è affidata da una bambina nelle mani del patrono della città attraverso le parole scritte in una lettera.
Categoria: Letture
Postato il 14/08/2008@13:28:40 da Monica Nitti:
C'è una poesia di Pablo NerudaMartha Medeiros che trovo molto profonda e che rileggo sempre volentieri, condividendo ogni singola parola.
La vita è una sola e deve essere vissuta con entusiasmo e serenità.
Lentamente muore, di Pablo Neruda Martha Medeiros
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
UPDATE 6/10/2008@20.54.17 : La poesia non è di Pablo Neruda, ma di Martha Medeiros:
Categoria: Letture
Postato il 11/08/2008@12:56:04 da Monica Nitti:
Dedico volentieri i miei ritagli di tempo (e sono davvero pochi) alla lettura.
Ci sono degli autori stranieri che trovo straordinari, come ad esempio Paulo Coehlo. Ho letteralmente divorato in pochi giorni "L'alchimista" e "La strega di Portobello", due libri che trovo eccezionalmente profondi.
Ma ci sono anche altri autori che, nonostante non siano ancora di calibro internazionale, hanno prodotto opere sicuramente rilevanti.
Parlo dello scrittore mio concittadino Cosimo Argentina, (Cuore di cuoio e Nud'e cruda)che con le sue parole descrive Taranto e il modus vivendi dei tarantini in maniera Nud'e cruda (a volte anche troppo!).
E un altro scrittore che ho letto e apprezzato è Lorenzo Manigrasso, fotoreporter tarantino trapiantato a Padova da tanti anni che non ha dimenticato le sue origini.
Categoria: Ambiente
Postato il 09/08/2008@12:15:25 da Monica Nitti:
Quando si è alla ricerca di un po' di tranquillità non c'è nulla di meglio che trascorrere un paio d'ore a passeggiare in un parco.
Spesso mi reco alla pineta Cimino, sulla costa meridionale del secondo seno di Mar Piccolo. Un parco abbastanza esteso costituito per lo più da pinus halepensis.
Tra le altre cose è qui che presto spesso servizio come volontaria della Protezione Civile.
Quando sono in cerca di relax, seduta su di una panchina, adoro ascoltare le cicale frinire e il verso delle tortore. Spesso mi fermo ad osservare le lucertole che escono dalle tane e percorrono velocemente il terreno.
La natura: vero paradiso sulla Terra!
Purtroppo in tutto questo ci sono delle note stonate: vedere gente incivile che sporca il parco mi rattrista tanto. L'uomo riesce quasi sempre a rovinare quello che la natura crea. Purtroppo ci circonda solo e sempre INCIVILTA'!
Categoria: Ambiente
Postato il 07/08/2008@01:07:15 da Monica Nitti:
Ci sono tanti piccoli episodi che inducono a chiedersi come sia possibile non rispettare alcuni standard minimi di senso civico e rispetto per l'ambiente.
La partecipazione alla processione del Santo Patrono dovrebbe essere un modo per dimostrare l'amore per la propria città.
Mentre svolgevo il mio servizio di volontaria della Protezione Civile a bordo di un'imbarcazione, ho assistito ad alcuni episodi di inciviltà inaudita: l'occasione è stata utilizzata da alcuni individui per trasformare la festa patronale, intensa e suggestiva, in un picnic da "tarallucci e vino".
Nell'attesa della partenza dell'imbarcazione di San Cataldo tanta gente ha pensato di consumare, a bordo della propria barca, del cibo e di dissetarsi. Ma invece di riportare a terra gli scarti dello spuntino ha ritenuto di gettare in mare sacchetti di plastica, bottiglie, bicchieri di plastica, tetrapack e rendendo il mare simile ad una discarica nel giro di pochi minuti.
I volontari della Protezione Civile hanno prontamente recuperato parte dell'immondizia, consapevoli del danno ambientale che tali rifiuti possono arrecare al nostro mare che ha già mille problemi.
Il progetto "TarantoMia, adotta la tua città" , voluto dall'Associazione TarantoViva ha coinvolto undici scuole della nostra Taranto. Un grande progetto realizzato per sensibilizzare le nuove generazioni, che rappresentano il futuro della nostra società. Solo attraverso la consapevolezza che la qualità della vita è strettamente legata alla salvaguardia dell'ambiente si potrà realizzare nel futuro una società migliore. Nel corso delle lezioni sulle tematiche ambientali i bambini ed i ragazzi hanno dimostrato entusiasmo ed interesse nei confronti dei temi trattati. Dopo aver visionato il materiale audiovisivo realizzazato dall'associazione TarantoViva hanno voluto approfondire gli argomenti ponendoci una serie di domande e facendo delle acute osservazioni. Il progetto è giunto alla seconda fase, quella della pulizia dei posti adottati, con l'ausilio degli operatori dell'A.M.I.U.e della Protezione Civile del Comune di Taranto. Ognuno di noi ha dato il proprio contributo per rendere la città decorosa attraverso la pulizia radicale dei luoghi prescelti. Abbiamo voluto, anche così, far capire ai ragazzi che Taranto è nostra e dobbiamo essere noi a renderla vivibile e decorosa. Venerdì scorso è stata la volta di piazza Messapia. Abbiamo riempito numerosi sacchi di spazzatura raccogliendo carte, bottiglie, immondizia di ogni genere e gli immancabili escrementi di cani i cui proprietati non sono muniti di paletta ecologica. A fine giornata la piazza risultava perfettamente pulita. Purtoppo, durante un sopralluogo effettuato nei giorni seguenti l'intervento, abbiamo trovato un'amara sorpresa. I nosti sforzi sono stati resi vani dall'inciviltà della gente. Lattine, bottiglie, scatole di cartone, involucri di patatine e tanti altri rifiuti erano sparsi un po' dappertutto. Eppure i cestini portarifiuti sono presenti! Dopo un primo momento durante il quale la rassegnazione ha preso il sopravvento, la rabbia si è trasformata in voglia di reagire. Non possiamo darla vinta agli incivili e rassegnarci a consegnare la nostra bella Taranto ad un manipolo di sporcaccioni. Dobbiamo continuare a dare il nostro contributo e ad investire le nostre energie in ciò in cui crediamo. Continueremo a seminare la cultura del bene comune, con la consapevolezza che solo investendo sui giovani riusciremo a dare un futuro migliore ad una città che merita di più. E' giusto che Taranto venga valorizzata!
Monica Nitti Associazione TarantoViva Volontaria Protezione Civile Comune di Taranto