Categoria: Letture
Postato il 28/08/2010@01:26:24 da Monica Nitti:
Città Mia
Cammino assorto in questo mio sogno … Percorrendo strade, vie, vicoli e piazze… Dedalo d’anime intriso di sudore e sangue… Di sogni e speranze che il tempo consuma.
Il teatro della vita è qui … tutto d’intorno… Nel quotidiano unico fermento d’esistere… Nei giocosi bimbi, nelle madri e negli uomini… Nelle mani protese che inseguono il domani.
Cammino assorto e sento i miei passi ora… Percorrendo strade, vie, vicoli e piazze… Città mia dedalo d’anime intriso di noi… Di sogni e speranze che il tempo consuma.
Il teatro della vita è qui … ora è d’intorno… Scenario inquieto d’una città spezzata… Nei mille frammenti d’indifferenza… Giaci dolente adagiata fra terra e mare.
Città anima mia, in te riecheggia il mio grido… Nel tuo vederti sconfitta dall’avidità’ dei molti… Nel tuo vederti rinascere dalle mani dei tanti… Città anima mia in te riecheggia il mio grido…
Resterò qui ancora e ancor per te città mia… Luogo in terra natia nei candidi sogni di bimbo… Del vivere e lottare, del gioire e pianger con te… In quel sogno di futuro che è parte d’ognuno.
Jose’ Luis Torino
Questo splendido componimento poetico è stato ispirato dalla mia persona, dai miei documentari, dall''amore che ho verso la MIA città.
Categoria: Video
Postato il 24/08/2010@21:40:24 da Monica Nitti:
Qualche tempo fa i Fichi d'India, il duo comico Bruno Arena e Massimiliano Cavallari, hanno tenuto uno spettacolo nella mia bellissima città.
I miei amici Pino Pittaccio e Samuele Ceci, molto carinamente, durante la loro intervista dietro le quinte, hanno chiesto gentilmente di mandarmi i loro saluti. Ecco qui il simpaticissimo filmato:
Categoria: Ambiente
Postato il 20/08/2010@11:00:14 da Monica Nitti:
Ho sempre pensato che il sorriso sia un'ottima medicina, che un sorriso riesca ad alleviare qualsiasi male. Così mi sono iscritta all'associazione "Mister sorriso, volontari della gioia" e ho cominciato anche io a praticare la clownterapia.
Ma cos'è? La clownterapia è un termine composto in cui si uniscono due parole, clown + terapia, e con cui si definisce un nuovo tipo di terapia medica alternativa che studia le proprietà benefiche del sorriso del pensiero positivo e, quindi, la relazione tra il fenomeno del ridere e la salute. Con l'espressione medicina alternativa si indicano tutte le terapie non conformi alla medicina scientifica occidentale, vengono chiamate anche pseudomedicine poiché, non seguono il metodo scientifico (studio sistematico, controllato, empirico e critico di ipotesi formulate sulle relazioni supposte tra vari fenomeni). La clownterapia, nasce nel 1970 per opera di Hunter "Patch" Adams, un medico statunitense che fondò il Gesundheit! Institute, un ospedale con sede nella Virginia Ovest (USA), nel quale le cure venivano offerte gratuitamente sulla base della compassione e dell’amicizia.
Gesundheit è una parola tedesca che significa salute e, quando una persona starnutisce, i tedeschi tipicamente dicono: Gesundheit! per augurare buona salute. Il Gesundheit! Hospital iniziò la propria attività con un progetto pilota che prevedeva l'uso del sorriso come elemento integrante ed efficace della terapia medica. In passato, il Gesundheit! Institute ha predisposto l'invio di Clown in zone di guerra come la Bosnia, campi per rifugiati in Macedonia, e orfanotrofi per bambini con AIDS. La Clownterapia, può essere utilizzata in varie situazioni di disagio: ospedali, case di riposo per anziani, comunità, carceri, luoghi in cui vi siano guerre, ove siano sopraggiunti cataclismi naturali, ma anche per le strade delle città. Tutte le volte che indosso il mio camice colorato, che tra l'altro mi son creata da sola, e il naso rosso mi sento molto felice e ogni malato incontrato mi arricchisce sempre più di umanità. La sofferenza fisica va combattuta oltre che con le medicine, anche con il "sorriso"!
Categoria: Varie
Postato il 17/08/2010@09:28:39 da Monica Nitti:
In un mio recente viaggio ho potuto ammirare Barcis, località che sorge a 409 m s.l.m. in Valcellina, nelle Dolomiti friulane, sulle rive dell''omonimo lago artificiale. Barcis prende il suo nome da "barcia" (barca), ovvero dal provenzale "bacis" (bacino), per la sua caratteristica forma a conca. Inizialmente era una località dell''antica Cellis, che, a causa di una frana, venne distrutta nel 1314 e poi ricostruita sulle sponde del fiume Cellina (da qui il nome Valcellina). Venne poi distrutta da un incendio nel 1606 una prima volta ed una seconda a causa della guerra nel 1944. Nel 1954 venne costruito il bacino idroelettrico da cui poi si formò il lago che con il suo surreale color verde smeraldo caratterizza questa piccola località turistica.
Categoria: Video
Postato il 13/08/2010@10:18:31 da Monica Nitti:
FESTA DE L´UNITÀ - CITTÀ VECCHIA - TARANTO
Sabato 28 agosto 2010, Lucrezia Maggi, presidentessa dell'Associazione Culturale Le Muse Project, in collaborazione con Vittorio Vespucci, Monica Nitti e Davide Intelligente, nell'ambito della 7^ Edizione della "Festa de l'Unità - Quartiere Città Vecchia" di Taranto presenta:
"Con disprezzo e con amore".Essenze di una Tarantolaltra.
Programma della serata:
Ore 19.00:"Essenze", Mostra fotografica a cura dell’artista Davide Intelligente
Ore 20.30 : Incontro con Vittorio Vespucci e Monica Nitti, autori del documentario "Con disprezzo e con amore".
Ore 21:00: Proiezione del documentario "Con disprezzo e con amore. appunti su una città in cerca di riscatto".
A seguire,"Tarantolaltra",la speranza sulle ali della poesia, a cura di Lia.
La serata si svolgerà presso Palazzo Notaristefano - via Duomo- Città Vecchia - Taranto.
Parcheggi consigliati: l´esterno della ringhiera; Piazza Fontana; Piazza Castello; via Garibaldi. Fuori il perimetro della Città Vecchia.
Categoria: Ambiente
Postato il 09/08/2010@23:31:30 da Monica Nitti:
Il 6 maggio 2010, presso l'auditorium della Concattedrale di Taranto, è stato proiettato il documentario Con disprezzo e con amore - appunti su una città in cerca di riscatto.
La serata è stata organizzata dalla Circoscrizione Solito-Corvisea del Comune di Taranto e il suo Presidente, Adriano Tribbia, ha contribuito alla realizzazione del documentario rilasciando un'intervista.